Quando nei parchi pubblici viene destinata una porzione da adibire ad area gioco per bambini - spesso carenti nelle nostre città - è essenziale prestare attenzione non solo all’aspetto estetico e ludico ma anche alla sicurezza dei più piccoli, onde evitare il rischio di incidenti, lesioni e cadute.
A tale scopo, le normative vigenti a livello nazionale e internazionale prevedono il rispetto di specifici standard di sicurezza delle aree gioco per bambini nei parchi pubblici.
In Italia non esiste una legislazione specifica dedicata alla progettazione e realizzazione delle aree gioco per bambini, ma questo non vuol dire che non ci siano delle norme a cui attenersi rigorosamente.
Nello specifico, nel settore parchi gioco esistono norme tecniche di riferimento che costituiscono strumento a garanzia di sicurezza, come:
Prima di addentrarci nelle prescrizioni contenute nelle norme di riferimento summenzionate, è opportuno fare una distinzione tra parco giochi e area adibita al gioco per bambini.
Una definizione viene fornita dal MISE all’interno di un opuscolo dal titolo “La sicurezza dei parchi gioco. Consigli pratici per l’utilizzo sicuro, la buona costruzione e l’installazione delle aree di gioco”, realizzato nell’ambito di una Campagna realizzata dal Ministero delle Attività Produttive, Direzione Generale per l’Armonizzazione del Mercato e la Tutela dei Consumatori, con la collaborazione tecnica di esperti del settore coinvolti in diversi ambiti produttivi.
Non rientrano, invece, in questa definizione:
Per aree da gioco si intende, invece, tutte quelle strutture fisse (scivoli, altalene, giostre, dondoli), per uso individuale o collettivo da parte di bambini, installate in aree esterne o interne, aperte al pubblico.
La principale norma di riferimento è la UNI EN 1176-1:2018, entrata in vigore il 25 gennaio 2018 e tutt’ora in corso di validità, che
“specifica i requisiti generali di sicurezza per attrezzature e superfici per aree da gioco pubbliche installate in modo permanente”.
La norma UNI EN 1176-1:2018 è un documento molto dettagliato, contenente i requisiti che devono possedere le attrezzature installate nelle aree da gioco per i bambini, come quelle presenti nei parchi pubblici delle nostre città e nei nostri comuni.
Questo regolamento tecnico è articolato in più sezioni, ognuna dedicata a un aspetto specifico; le principali sono le seguenti:
I vari elementi che possono comporre un’area gioco per bambini, quindi, dagli scivoli ai playground, dalle altalene alle reti di arrampicata, devono possedere e rispettare determinati requisiti di sicurezza, al fine di garantire l’incolumità dei più piccoli, con particolare attenzione rivolta alle lesioni, anche le più gravi.
Se, come illustrato, ogni elemento del parco giochi deve essere realizzato in conformità a requisiti molto stringenti, appare evidente che anche il modo in cui viene progettata e strutturata l’area a esso dedicata deve seguire alcune best practice specifiche.
Con la norma UNI 11123 “Guida alla progettazione dei parchi e delle aree da gioco all’aperto”, pubblicata nel 2005 e quindi successiva alla UNI EN 1176, il regolatore ha fornito una serie di concetti base per la progettazione e l’allestimento di parchi e aree da gioco di nuova costruzione o destinati a modifiche, miglioramenti, ricostruzioni.
Aggiornata nell’agosto del 2022, la UNI 11123:2022 sostituisce e integra la precedente, stabilendo:
“i criteri per la progettazione dei parchi e delle aree ricreative per bambini, giovani e adulti. Oltre alle aree ricreative, la norma si applica a quelle zone riconosciute e destinate alla funzione del gioco, come le aree verdi in zone abitative e le aree libere scolastiche. Sono esclusi tutti gli elementi naturali e tutte le aree naturalistiche.”
Cosa prevede questa norma, che ha come obiettivo aumentare la sicurezza delle aree destinate a parco gioco per i bambini?
La norma UNI EN 1777:2019 è dedicata, infine, alla realizzazione delle superfici da installare nelle aree gioco per bambini nei parchi pubblici, specificando:
“l'apparecchiatura di prova e i metodi di prova per l'impatto per determinare l'attenuazione dell'impatto di rivestimenti di superfici mediante misurazione dell'accelerazione subita durante l'impatto.”
La norma sostituisce la precedente UNI EN 1177:2018.
Questa norma contiene i requisiti che devono possedere le superfici delle aree da gioco, con l’obiettivo di ammortizzare l’impatto di caduta.
Cosa vuol dire? Che il materiale utilizzato per il rivestimento deve avere la capacità di disperdere l’energia cinetica sprigionata dall’impatto attraverso meccanismi di deformazione.
I materiali variano in base al luogo in cui vengono installati e all’altezza di caduta prevista da ogni specifica attrezzatura presente nell’area gioco, perché l’impatto varia in base a questo parametro.
In particolare si pone molta attenzione alle lesioni alla testa applicando il cosiddetto Head Injury Criterion (HIC) che misura la probabilità di subire un trauma cranico in seguito a un impatto. Lo stesso criterio è utilizzato anche per valutare la sicurezza relativa a veicoli, dispositivi di protezione individuale e attrezzature sportive.
Le tipologie di pavimentazioni e superfici utilizzabili sono le seguenti:
A queste soluzioni di origine naturale si aggiungono anche altre, come i tappeti ammortizzanti o la pavimentazione elastica, sempre più diffuse negli ultimi anni, in grado di garantire un’ottima funzione ammortizzante e consente la realizzazione di una pavimentazione inclusiva, adatta a sedie a rotelle e passeggini.
Dopo aver progettato e realizzato delle aree gioco per bambini nel pieno rispetto delle norme vigenti, è importantissimo assicurarsi che le attrezzature vengano montante in modo corretto e destinare tempo e risorse alla loro manutenzione ordinaria e straordinaria.
Si fa riferimento, in particolare, ai seguenti aspetti da assicurare e verificare:
L’impresa incaricata della realizzazione delle aree gioco per bambini nei parchi pubblici, quindi, deve lavorare ed installare le attrezzature in conformità alle norme vigenti e verificare le stesse, anche sul lungo periodo, con interventi periodici di controllo ed eventualmente di riparazione, col supporto di figure terze.